24 Punti programmatici per “Roma Città Aperta”

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Andare a godersi un’opera di Plauto in un teatro romano, immerso in uno dei tanti parchi cittadini, dopo averlo raggiunto navigando il Tevere e pagando l’aperitivo in sesterzi. Godersi, poi, il fascino di Roma di notte, dei suoi monumenti e dei suoi rinomati pini, entrambi finalmente curati e valorizzati, mangiando una cacio e pepe nel dehor di uno dei tanti ristoranti che ha beneficiato della proroga della concessione degli spazi esterni. Sentirsi orgogliosi di essere parte di una città che offre ai suoi cittadini un pronto soccorso veterinario comunale, nuovi investimenti e lavoro, con il recupero di nuclei di edilizia ex abusiva, la valorizzazione del suo patrimonio edilizio, pubblico e privato, che versa da anni in stato di abbandono; il ripristino di impianti sportivi, come lo stadio Flaminio, e la costruzione ex novo delle nuove “case” per le due squadre di calcio cittadine, Roma e Lazio, che potranno così dotarsi di stadi moderni e all’altezza dei maggiori club europei
Sembra quasi fantascienza, se si guarda alla Roma di oggi, una città spenta, invasa da rifiuti maleodoranti, con una burocrazia elefantiaca che blocca qual si voglia tentativo di modernizzazione. Una città totalmente inadeguata alla posizione che la storia le ha assegnato: essere, cioè, un centro.
Lo è stata nell’antichità, centro di un potere militare ma anche culturale, lo è tuttora come centro di potere religioso di una delle religioni più diffuse nel mondo.

Per questo, per cambiare Roma e darle di nuovo il lustro che merita, per riportarla ad essere una città viva e vivace, per ridarle la dignità di grande capitale di un grande Paese europeo. Serve una grande spinta innovatrice e il Movimento Roosevelt, appoggiando la lista Rinascimento, di Vittorio Sgarbi, per Michetti sindaco, scende in campo come forza d’avanguardia, in quella che potrebbe essere una vera svolta (di buona) politica per la città e, di riflesso, per l’intero Paese.

Il programma di cui il Movimento Roosevelt si fa garante riassume in 24 punti una visione politica, sociale e culturale che promette di cambiare radicalmente la città senza trascurare le sue propaggini, come ad esempio Ostia e il suo porto, e senza trascurare la mobilità cittadina, che sarà agevolata da un potenziamento dei mezzi pubblici e da convenzioni con le cooperative di tassisti per aumentare la fruizione del servizio taxi da parte dei cittadini.
Un programma proiettato al futuro come questo ha però come suo primo punto un legame col passato recente che ci ha profondamente segnato e che non si vuole più sperimentare: il lockdown e le restrizioni cui siamo stati soggetti per l’imperversare della pandemia da Covid-19.
Un programma proiettato al futuro come questo non può che recitare al primo punto: “Roma città aperta, mai più lockdown”. Solo così Roma potrà rinascere e con essa, come una fenice dalle sue ceneri, l’orgoglio di poter dire “civis Romanus sum“.

Per approfondire i 24 punti del programma appoggiato dal Movimento Roosevelt si veda l’intervento del suo presidente, Gioele Magaldi, ai microfoni di Fabio Frabetti sul canale youtube Border Nights nel corso della trasmissione “Gioele Magaldi racconta” del 20 Settembre 2021

“Gioele Magaldi Racconta” del 20 Settembre 2021

Articolo di Luca Sbordoni

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