🎤 Il 27 Giugno 2019 è partita una denuncia formale al comando di polizia locale da parte tua e del tuo vice Giuseppe Commisso per delle illegalità accadute all’interno del servizio giardini, nel tuo territorio. Lasciando alla giustizia questa triste ed ennesima questione del malcostume italiano dei soliti “furbetti”. C’è però un tema che ti ha creato non pochi problemi nella gestione del verde per il tuo quadrante. In quel periodo, il Dipartimento Ambiente Roma non sostituì in tempi ragionevoli i giardinieri mancanti: quindi va da sé che i servizi non furono sufficienti per la manutenzione del verde.
Nonostante se ne parlò nella consiliatura, con Raggi Sindaca, non si riuscì a raggiungere quell’obiettivo tale per cui il decentramento amministrativo potesse attuarsi. Secondo te quali sono stati i fattori del fallimento?
R: Il percorso del decentramento amministrativo tanto invocato dai Municipi soprattutto in particolari settori quali quello del verde non è stato portato avanti semplicemente perché la precedente Sindaca e la sua Giunta non credevano che il decentramento amministrativo fosse una soluzione consona per la semplificazione e l’efficientamento dell’azione amministrativa di Roma Capitale.
Come Municipio VII non ci siamo persi d’animo e, nel rispetto della normativa vigente, abbiamo cercato di prenderci in carico più aree verdi possibili e questo ci ha permesso di arginare il problema della manutenzione del verde. Anche in altri settori, abbiamo messo in pratica forme di decentramento creativo che ci hanno permesso di gestire direttamente molti interventi che, in caso contrario, non sarebbero stati realizzati.
🎤Attualmente, Il tuo Municipio avrà in carico alcune aree verdi. Se la Raggi ti avesse dato in gestione tutte queste zone, con i fondi adeguati, come ti saresti organizzata per dare un servizio efficace alla comunità?
R: Come Municipio eravamo già pronti a ricevere nuove aree e relativi fondi perché avevamo già istituito un ufficio del verde municipale e predisposto gli accordi quadro adeguati a ricevere fondi aggiuntivi e a renderli immediatamente operativi. Con la nostra struttura operativa, l’albo dei volontari del verde a cui il municipio pagava l’assicurazione e gli accordi presi con Ama, siamo comunque riusciti a gestire le nostre aree e ad intervenire, in supplenza, su quelle in carico al dipartimento.
📌 Durante un Consiglio straordinario sull’emergenza rifiuti di metà gennaio del 2019, nell’aula Giulio Cesare al Campidoglio, hai fatto notare che il problema della raccolta dei rifiuti ebbe criticità già prima del rogo al tmb Salario: “Abbiamo problemi di raccolta da sempre e sempre nelle stesse zone, ciò non significa che non c’è stato un indirizzo politico, il problema è che gli indirizzi non seguono atti amministrativi concreti. ” Aggiungi, inoltre, sul decentramento mai avvenuto: “Il Comune deve puntare su di noi, sui municipi che conoscono il territorio. Non si può applicare lo stesso modello di raccolta per tutti. Serve più coinvolgimento.”
🎤Il Sindaco Gualtieri ha decentrato AMA in tutti i municipi. I Presidenti municipali avranno il compito di coordinare lo spazzamento e la raccolta rifiuti con gli uffici locali corrispondenti della municipalizzata. Che ne pensi di questo sistema?
R: Coordinare spazzamento e raccolta rifiuti non significa decentrare AMA. Un reale decentramento di AMA dovrebbe implicare la possibilità di scegliere la tipologia di raccolta più idonea ad un determinato territorio, avere risorse economiche e umane dedicate e la possibilità di una gestione diretta di queste ultime. Senza una riorganizzazione profonda di AMA, che vada a contemplare un aumento del personale operativo in servizio sarà difficile migliorare la qualità della raccolta. E, se non si interviene seriamente sulla realizzazione degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti, il problema nella Capitale non si risolverà mai.
🎤 Il sindaco Gualtieri detiene i pieni poteri sulla Capitale per il Giubileo 2025. Nonostante la Regione Lazio non preveda nel PRGR il Termovalorizzatore, lui vuole realizzarlo a Santa Palomba, in barba al territorio già abbastanza devastato e senza ascoltare le realtà dei Cdq.
Cosa ne pensi?
R: Io non ritengo che il problema di Roma potrà essere risolto dal termovalorizzatore. Oggi non abbiamo problemi con la frazione dei rifiuti che va incenerita, ma con quella che deve essere conferita in discarica. Roma necessita di tante piccole discariche di servizio e di qualcuno che finalmente si assuma la responsabilità politica di andare ad identificare le aree idonee dove realizzarle. Serve intervenire sull’intercettazione all’origine dell’umido che rappresenta la parte più inquinante del rifiuto e che, spesso, compromette la lavorazione dei materiali che possono invece essere riciclati. Estendere il più possibile la raccolta porta a porta, che è l’unica che riesce a garantire la qualità del materiale differenziato e, nelle zone, dove il porta a porta risulta difficoltoso si può sostituire la raccolta stradale con aree dedicate alla raccolta differenziata presidiate e videosorvegliate, così da garantire una raccolta efficace ed efficiente. Rivedere tutta l’impiantistica di Ama, che deve essere funzionale agli obiettivi e alla visione che l’amministrazione ha sul trattamento e smaltimento rifiuti.
📌Alcune considerazioni
Il 23/10/2019 il Municipio ha autorizzato la rimozione di 6 banchi inutilizzati: “Con stupore abbiamo scoperto che la piazza su cui sorge il mercato è di proprietà privata e questo come amministrazione ci lega un po’ le mani per gli interventi che possiamo fare e che i cittadini da almeno tre anni ci stanno chiedendo di realizzare.” (Spese rimozioni a carico dell’amministrazione) -Monica Lozzi
La situazione: nel 2004 la società Filo srl stipula un atto di proprietà con un’altra società di quell’area, nel 2007 viene avviato un contenzioso con il Comune di Roma per avere l’ indennità di occupazione, visto che quest’ultimo aveva avviato un servizio pubblico attivando un mercato. Nel 2011, con la prima sentenza non si è risolto nulla e quindi la situazione è bloccata.
🎤Mercato Piazza Tribuni: La situazione è molto complessa perché l’asse stradale è pubblica e l’area mercatale no. Ci racconti come avete provato ad affrontare la questione? So quanto vi siate spesi per arginare il problema, soprattutto l’assessore alle attività produttive Piero Accoto
R: Il processo di riqualificazione di piazza dei Tribuni è risultato subito di difficile attuazione, proprio perché la piazza è ancora di proprietà privata e, quindi, non è possibile per l’amministrazione effettuare lavori di manutenzione straordinaria. Per superare questo ostacolo e cercare comunque di migliorare la situazione, abbiamo iniziato con il rimuovere i banchi abbandonati che diventavano luoghi di ricovero notturno per persone senza fissa dimora, abbiamo avviato poi un interlocuzione con gli operatori dei banchi ancora attivi per provare ad inserirli nei nostri mercati, così da liberare la piazza da tutti i box e poter effettuare lavori di manutenzione ordinaria, permessi perché trattasi di area aperta al pubblico transito, che ci avrebbero consentito di restituire un pò di decoro a quel quartiere. La consiliatura si è conclusa con l’avvio dell’interlocuzione con gli operatori che erano ben disposti ad essere delocalizzati nelle aree mercatali.
Se io avessi una botteguccia
Fatta di una sola stanza
Vorrei mettermi a vedere
Sai cosa?
La speranza
“Speranza a buon mercato”
Per un soldo darei
Ad un solo cliente
Quanto basta per sei.
E alla povera gente
Che non ha da campare
Darei tutta la mia speranza
Senza fargliela pagare
(Gianni Rodari)
🎤 Nel 2018, dopo il “restyling” di piazza largo Padre Leonardo a Quarto Miglio, si è ristrutturato il Mercato di questo quartiere (215 mila euro per la riqualificazione: tutti fondi municipali). Questo dimostra come una buona amministrazione, se vuole, trova il modo per realizzare opere per la comunità. Ma raccontaci tu che cosa avete trovato e cosa avete ricreato in quello spazio…
R: il mercato di Quarto Miglio è stato il primo mercato ad essere riqualificato con una progettualità moderna che mirava a rendere quell’area non solo uno spazio di vendita di merci ma anche uno spazio di socializzazione e ricreativo. Dopo la riqualificazione abbiamo fatto i bandi per poter occupare i banchi vuoti, con nuove attività commerciali ma purtroppo la pandemia ha rallentato tutte le procedure di assegnazione e non siamo riusciti ad inaugurare il nuovo mercato, con tutte le attività commerciali aperte.
🎤 Il progetto della riqualificazione del mercato storico di via Sannio era in programmazione nella tua amministrazione ed era stato anche approvato. In compatibilità col Parco LineaRE delle Mura Latine dovevate dare ad un’associazione la gestione dei servizi. Questa era in linea di massima l’idea per quell’area. I fondi c’erano: 3 milioni e mezzo di Euro come finanziamento a carico del Comune. Però nel luglio del 2021, per il vincolo ptp 15/12 su richiesta della soprintendenza, la Regione Lazio ne invoca la delocalizzazione della struttura. Ma spiegaci meglio tu, davvero un mercato storico così rischia di spostarsi, per questo motivo?
R: Come hai ben spiegato nelle premesse la nostra amministrazione ha realizzato il progetto di riqualificazione del mercato di via Sannio ed ha stanziato i fondi per la sua realizzazione. Quando è emerso il problema della delocalizzazione, prevista dal nuovo piano paesaggistico della Regione Lazio, ci siamo confrontati subito con i competenti uffici regionali, che ci hanno garantito, che ribadendo la pubblica utilità dell’opera, con un atto di Giunta si sarebbe potuto andare in deroga alle disposizioni del suddetto piano. Prima di terminare la consiliatura abbiamo provveduto ad approvare l’atto richiesto e ad inviarlo in Regione. Basta seguire la procedura, in stretta collaborazione con gli uffici regionali e il progetto di riqualificazione del mercato di via Sannio potrà essere realizzato.
🎤 Anche il mercato Metronio, in zona Magna Grecia, nel corso della tua consiliatura, ha subito diversi stop&go. Nel 2018 sono stati stanziati 208 mila euro per la messa in sicurezza sul lato della struttura esterna e interna al mercato. C’erano infiltrazioni d’acqua e si è andato a risolvere con la coibentazione del tetto e dei vari piani del parcheggio. Al di là delle problematiche che comporta l’immobile, la vostra visione di mercato è diversa dalla sola finalità di vendita al cliente. Vuoi spiegare ai nostri elettori qual è il progetto di restyling approvato dalla giunta, di questo mercato?
R: Durante la mia consiliatura sono stati fatti molti lavori di messa in sicurezza del mercato Metronio ed è stato approvato un progetto che andava a completare la riqualificazione di quel mercato.
Un progetto innovativo che prevedeva non solo la riqualificazione dei box per la vendita, ma andava a realizzare un’area di coworking e un’area di somministrazione e ricreativa. Inoltre, il progetto prevedeva anche la sistemazione del parcheggio multipiano adiacente al mercato, che rappresenta una risorsa importante vista la mancanza di posti auto nella zona.
🎤 Nonostante, come dicevamo prima, c’è stata l’approvazione dalla vostra giunta per la riqualificazione del mercato Metronio e del parcheggio accanto, per un costo previsto di 12 milioni di euro, non c’è stato poi lo stanziamento del Campidoglio. Come mai?
R: Perché non ci sia stato lo stanziamento dei fondi bisognerebbe chiederlo alla precedente e all’attuale Sindaco di Roma. Come municipio, abbiamo sempre creduto che l’attuazione di quel progetto avrebbe portato un valore aggiunto ad una zona di pregio di Roma, avrebbe potuto rilanciare le attività produttive del mercato e sarebbe stato motivo di vanto anche per il Comune di Roma, vista l’elevata qualità del progetto.
“La situazione del mercato di via Orvieto è l’emblema della schizofrenia e della disorganizzazione di Roma Capitale, dove la realtà cozza con la burocrazia. Un mercato pubblico esistente da sessant’anni è stato lasciato all’incuria e al degrado per quarant’anni solo perché la sua riqualificazione sarebbe stata possibile unicamente dopo una variante urbanistica. In questi quarant’anni nessuno si è preoccupato di farla, e allora ci abbiamo pensato noi. Sono tre anni che ci stiamo lavorando, ma finalmente stiamo perfezionando l’iter amministrativo corretto. Si poteva fare prima? Certamente! Bastava rendere i Municipi più autonomi nelle competenze amministrative. È quello che ci proponiamo di fare come Revoluzione Civica.”
🎤 In questo post del 1/07/2021 tu hai denunciato come la burocrazia di Roma Capitale bloccasse opere strategiche come la riqualificazione del mercato di Via Orvieto: troppi passaggi di competenza. Mentre c’è tuttora una tifoseria spalleggiata da alcuni personaggi noti, vicini all’ex Sindaca, considerandola addirittura come un’icona del buon governo della scorsa consiliatura, tu hai giustamente sempre avallato l’esigenza di un vero e proprio decentramento amministrativo, che lei non ha mai preso in considerazione.
R: Come già più volte detto, ho sempre creduto che l’unico modo per poter rendere governabile una città complessa come Roma sia il decentramento amministrativo. Purtroppo, in tanti ne parlano in campagna elettorale senza portare mai avanti i buoni propositi, una volta vinte le elezioni. Mi auguro che, prima o poi, questa città, la capitale d’Italia, possa avere un Sindaco all’altezza di questo ruolo.
🎤 Nel 2019 vengono rimossi 16 box abbandonati e fatiscenti del mercato Orvieto. Lo stesso anno viene approvato dalla Giunta l’iter per la riqualificazione. Ma bloccato il tutto perché il suddetto non aveva una collocazione urbanistica corretta (Fondi richiesti di finanziamento €2.900.000). Ma raccontaci tu…
R: Questo progetto può essere portato avanti senza problemi basta la volontà politica. Lo scoglio più grande, che era quello della variante urbanistica, siamo riusciti a superarlo alla fine della scorsa consiliatura. Ora serve solo mettere a bando il progetto e iniziare i lavori.
🎤 Monica, è stato interessante ripercorrere cinque anni intensi, come i tuoi, di mandato da Presidente del municipio VII. Che siano modello di spunto per il tuo successore e la sua giunta.
R: Grazie Paola. E’ stato un piacere essere intervistata da te, che sei prima di tutto un’amica e una persona che stimo molto, per il suo costante impegno civico, volto al miglioramento della nostra città.
Articolo di Paola Riccardi
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