Emiliano Cofano: classe ’88, nato e cresciuto nel territorio del VII Municipio. Nella vita lavorativa, fuori dalla politica, è un dipendente di una primaria multinazionale energetica e si occupa di analisi e gestione del Credito. Attualmente Consigliere e Presidente della Commissione VI – Cultura; valorizzazione del Patrimonio culturale, artistico e archeologico, turismo, Memoria Storica in Municipio VII
Commissario della Commissione Speciale Controllo e Garanzia. Ma anche della Commissione I – Urbanistica e Rigenerazione Urbana, Mobilità (Traffico, Segnaletica, Trasporti e Parcheggi); AMA; Ambiente e Parchi; Decentramento in Municipio VII.
Percorso politico precedente: 2013/16 Consigliere e Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità. Nel 2019 partecipa alla fondazione di Pop (Associazione di “idee e movimento”) essendo coordinatore municipale. Nel 2020, su proposta dell’attuale Presidente di Municipio VII Francesco Laddaga, contribuisce alla fondazione di “coordinamento solidale municipale“; una rete di 70 associazioni finalizzate alla produzione di pratiche, volte alla solidarietà e al mutualismo, verso quelle fragilità duramente colpite in corso di pandemia.
🎤 Emiliano noi siamo informali, quindi diamoci del tu, va bene per te?
R: Assolutamente!
🎤 Come ti sei avvicinato alla politica?
R: Durante gli anni del liceo, con le contestazioni alla riforma Moratti e le lotte studentesche. Poi nel 2005 feci la mia prima tessera di partito, Rifondazione Comunista. Erano gli anni dopo il G8 di Genova, mi piaceva l’idea di un partito di sinistra radicale, libertario e movimentista. Sono rimasto nel PRC fino alla scissione in cui nacque Sinistra ecologia e libertà. Nichi Vendola è stato per me uno dei migliori leader della sinistra italiana: radicale e gentile.
🎤 Noi generalmente, quando prepariamo le nostre “chiacchiere”, come Blog, studiamo il profilo del nostro interlocutore approfondendo il percorso della sua vita in toto.
Ci colpisce, ad esempio, il progetto che ti vede coinvolto, insieme al Presidente del tuo municipio Francesco Laddaga, in azioni di solidarietà verso le fragilità più colpite dagli effetti economici causati dal covid, ci spieghi?
R: La pandemia ha creato una frattura enorme nella nostra città. Se da un lato c’era tutto un universo lavorativo e professionale che poteva lavorare in smart working ed in sicurezza, dall’altro ci sono state piccole e medie imprese che hanno chiuso, persone che da un giorno all’altro hanno smesso di avere un reddito. Ricordo una famiglia ordinaria, marito e moglie dipendenti di un bar, con figli e affitto.
Da un giorno all’altro hanno perso lavoro e stipendio.
Francesco Laddaga (con il quale avevo già condiviso l’esperienza in municipio da consiglieri, durante la consiliatura di Ignazio Marino) ha avuto l’idea di mettere in rete tutte le associazioni del territorio che da sempre svolgono attività di mutualismo e solidarietà. Questa è sempre stata la forza della nostra città, indipendentemente da tutto, c’è un tessuto di energie trasversali (dalle associazioni laiche a quelle cattoliche) che rappresentano una vera e propria forma di welfare. Francesco ha chiesto il mio contributo e di altre persone ed è nato il Coordinamento Solidale. Non abbiamo fatto altro che mettere in rete quanto già esisteva. Abbiamo anche realizzato un ricovero notturno durante l’emergenza freddo per i senza fissa dimora, grazie ad un protocollo d’intesa con il municipio, la Asl, la Croce Rossa e la protezione civile.
🎤 È un’iniziativa lodevole e questo non è altro che un lustro al vostro operato come squadra amministrativa incentrata al sociale, ma entriamo nel vivo del nostro dialogo, cosa ti senti di dire a quasi un anno della vostra consiliatura? Cosa ti preme di più raccontarci delle cose fatte, quali invece rammarichi non siano ancora realizzate?
R: Roma è una città complessa, con contraddizioni e problemi irrisolti che non risalgono solo alla scorsa consiliatura, ma vengono da molto più lontano. Un anno non è un tempo sufficiente per risolvere questioni come se si avesse la bacchetta magica, soprattutto per un municipio che conta quasi 350 mila abitanti (la nona città d’Italia per numero di abitanti), ma ci sono pianificazioni ed impegni di spesa per alcune opere che, nel corso della consiliatura, verranno realizzate: per quanto concerne i risultati ottenuti dopo quasi un anno dal nostro insediamento, abbiamo ripristinato gli uffici anagrafici di via Tommaso Fortifiocca, quindi, diversi servizi per i cittadini oggi possono essere eseguiti anche lì e non solo a Piazza Cinecittà.
Abbiamo riaperto il Teatro di Villa Lazzaroni e lo abbiamo intitolato al Maestro Gigi Proietti: in un momento storico in cui a Roma (e, ahimè, nel paese), cinema e teatri stanno chiudendo, noi ne abbiamo aperto uno che era in attesa, da 15 anni.
E’ un teatro di comunità, uno spazio aperto per dibattiti, presentazione di libri o film, corsi di teatro per bambini e ragazzi. E’ un traguardo che abbiamo raggiunto grazie al lavoro incessante dell’assessore Riccardo Sbordoni e di cui andiamo molto fieri, perché mettere la cultura al centro della nostra azione politica è stato fin dall’inizio il nostro obiettivo. Per questo, sono davvero onorato di presiedere proprio la commissione Cultura, con la quale indirizziamo il lavoro in perfetta sinergia, con l’assessore Sbordoni. Con lui c’è davvero una visione comune.
🎤 Emiliano, se non erro in Municipio, ad un mese dal vostro insediamento: il 23 Dicembre scorso, avete approvato il bilancio di Previsione 2022-2024; la soddisfazione di voi capigruppo di maggioranza si origina dal fatto che, il contenuto del bilancio sia integrazione alla memoria di Giunta, quindi in linea con gli assessori e il Presidente Laddaga. Credo che, un’amministrazione, per rispondere alle esigenze della propria comunità, debba innanzitutto essere una squadra ben coesa ed è quindi importante che, l’indirizzo scaturito in un Consiglio Municipale. sia poi in corrispondenza con la Giunta che attua i provvedimenti approvati in Aula Consiliare. Quali sono, in sintesi, i progetti più importanti dove andrete a finanziare i fondi nel breve e medio termine?
R: Innanzitutto l’approvazione del bilancio previsionale nei tempi, ci ha consentito di poter mettere gli uffici in condizione di poter programmare i lavori. Tra i progetti più importanti, che verranno realizzati nell’arco della consiliatura, ci sono la riqualificazione e il restyling di diversi mercati rionali e l’apertura del polo civico di Arco di Travertino, che è stato inserito in uno dei principali programmi del PNRR per rendere la struttura un centro multifunzionale. Verrà realizzata una biblioteca ed un polo sanitario, oltre che farne un luogo aggregativo e di cultura, con un auditorium. Poi ci sarà, relativamente ai fondi per il Giubileo ed il PUMS, il rifacimento di piazza di Cinecittà su cui interverrà la nuova infrastruttura tranviaria che collegherà Subaugusta a Ponte Mammolo.
Sarebbe bello, nell’ambito del restyling della piazza ed in continuità con la via Tuscolana, che ricorda i grandi attori del passato con le targhe sul marciapiede, collocare le targhe a piazza Cinecittà, con i nomi degli attori del presente, le giovani promesse del cinema di oggi e di domani. Mi impegnerò su questo.
🎤 Cambiando per un po’ tema: so che sei anche nella Commissione Decentramento. Roma è complessa, ce lo stiamo dicendo in tutte le salse. I municipi sono organi in gran parte autonomi, anche se non lo sono mai abbastanza per la vastità di Roma. Lo sappiamo! Però mi piace anche dire che grazie all’articolo 65, lettera f del D.A. si è potuto abbattere, nella scorsa consiliatura municipale, alcune ville dei Casamonica, grazie all’incessante lavoro della scorsa amministrazione.
Il Vostro Presidente appena insediato – da persona corretta e precisa – ha incontrato il suo predecessore, Monica Lozzi (insieme agli assessori uscenti), per parlare dei progetti realizzati e di programmazioni già avviate dalla giunta “Loziana”. In questo modo, permette a Laddaga di poter proseguire quello che è stato già messo, in campo in precedenza; e da quello che mi stai raccontando, noto che ci stia anche riuscendo. Ciò detto, mi interessa anche capire a che punto siamo col Decentramento!? Cosa avete in cantiere, al riguardo, in previsione di…!?
R: La questione del decentramento è determinante per un lavoro efficace dei municipi, anche perché con il decentramento, i municipi diventano responsabili del piano di investimenti e dell’autonomia anche nel reperimento di fondi. L’amministrazione Gualtieri sta investendo molto ed ha già iniziato a delegare ai municipi la gestione del verde, ad esempio. Ma per avere un decentramento funzionale è necessario un provvedimento legislativo ad hoc, dal governo. A me piace molto l’idea di Roma come “città regione” ed i municipi intesi come comuni metropolitani. Credo sia lo strumento più funzionale, ma ci vuole una volontà a livello nazionale.
🎤 Un mese fa c’è stato un incendio all’interno degli Studi Cinecittà: una vera e propria ferita nel cuore del cinema. Ad oggi com’è la situazione?
R: L’incendio, dalle indicazioni che ci erano arrivate, è stato scaturito da un corto circuito di un set. in cui si stavano svolgendo delle riprese. Purtroppo qualche scenografia è andata distrutta, ma fortunatamente non c’è stata alcuna conseguenza sulle persone, né sui lavoratori né sui residenti intorno. La situazione si è normalizzata già il giorno successivo. C’è stata molta preoccupazione. perché venivamo dal maxi incendio del parco di Centocelle. Sono state settimane molto complicate.
🎤 L’età media della vostra squadra, composta sostanzialmente di persone giovani, è aria fresca per il municipio e il fatto che il vostro assessore alla Cultura, Riccardo Sbordoni, sia un trentenne è. per questo, un valore aggiunto ed energia pura. Il 9 Settembre ci sono stati eventi artistici gratuiti nel municipio e sulla cornice del preistorico e medievale dell’ Antiquarium di Lucrezia Romana, ci sono state iniziative che andavano dalla musica classica al cinema. Ci vuoi approfondire qualcosa di più, per invogliare i cittadini ad andare alle vostre manifestazioni di interesse culturale?
R: Il nostro è il municipio di Cinecittà, de “La grande bellezza” di Sorrentino. Il Parco degli Acquedotti è stato il set di film indimenticabili, passati e recenti, Piazza Don Bosco è stato il set de “I soliti Ignoti”. Negli Studios, poi hanno girato i più grandi registi italiani e Hollywoodiani. Dove c’è cultura, c’è bellezza e le persone sono in grado di vederlo. Abbiamo la fortuna di avere un patrimonio culturale inestimabile e ogni iniziativa che è stata svolta, da quando ci siamo insediati, ha avuto un notevole successo, anche il recente Roma Film Festival, che l’organizzazione ha voluto svolgere proprio nella cornice del Parco degli Acquedotti. La cosa più emozionante, è stata vedere molti giovani tra gli spettatori, ogni sera. Con l’assessore Sbordoni, ribadisco che c’è molta sinergia ed una visione culturale comune. Sicuramente, il fatto di essere coetanei aiuta.
🎤 Quest’anno ricorre il centenario dedicato a Pier Paolo Pasolini, nella città di Roma si stanno svolgendo molti eventi, in merito. Nel VII Municipio, nel suggestivo e scenografico Parco degli Acquedotti, a proposito della grande bellezza, a fine Luglio, Ascanio Celestini ha portato in scena “Museo Pasolini“. Ci sei stato?
R: Sì, ed è stato molto emozionante. Roma racconta Pasolini ogni volta che si percorrono le strade e i quartieri a lui cari (come il Mandrione). Pasolini ha saputo rappresentare la Roma vera di quegli anni, senza artifizi, e Celestini gli ha saputo rendere un omaggio straordinario, proprio per il suo centenario.
🎤 Fa piacere che la cultura sia un punto incardinato nella vostra agenda, dopo due anni di pandemia, la socialità torna a farla da padrona, finalmente! Trovo sia importante creare centri di aggregazione, perché solo così si può contrastare il degrado umano che, spesso, i quartieri dormitorio, creano. Quest’estate siete stati molto attivi con gli eventi gratuiti, come già accennato: com’è andata?
R: C’era davvero il bisogno di tornare ad una dimensione di socialità sana, dopo due anni di pandemia. Quest’anno grazie al bando dell’estate romana abbiamo messo in campo – sempre grazie al lavoro incessante dell’assessore Sbordoni e, ovviamente, del Presidente Laddaga – molte iniziative tra cui la notte delle streghe di San Giovanni che, dopo tanti anni, è tornata a svolgersi sotto le mura di via Sannio.
Anche in quell’evento, abbiamo riscontrato una larghissima partecipazione delle persone. Ma, uno dei temi a me più cari. è soprattutto quando la cultura si relaziona con i più giovani.
Lo scorso 17 maggio, per la giornata contro l’omofobia, abbiamo organizzato al liceo Gullace, la proiezione del film Netflix “Il filo invisibile“. Sono intervenuti il regista Marco Simon Puccioni ed il giovane protagonista Francesco Gheghi, che oltre ad essere due artisti eccezionali, sono anche due persone meravigliose (il film è davvero un gioiello prezioso e tenero: invito chiunque non lo avesse fatto a vederlo). È stata una giornata molto bella, in cui abbiamo potuto, insieme a loro, parlare con gli studenti delle tematiche del film, che sono poi temi che toccano la vita degli adolescenti: amore, identità, diritti, pregiudizi. In un paese, in cui si fa perfino fatica a parlare di matrimonio egualitario o di dare diritti a tutte le nuove forme di famiglia, fa ben sperare, vedere che i giovani sono molto più avanti della politica, su certe questioni.
🎤Quello di cui i giovani hanno bisogno è ricevere un’educazione sentimentale approfondita e una vera cultura alla diversità; il problema dell’Italia nasce dai pregiudizi e, anche se non sembra, c’è molta omofobia in giro. Troppi ragazzi e ragazze subiscono discriminazione per essere gay, trans o lesbiche negli ambienti scolastici. Ecco perché servono politiche educative volte a superare certi preconcetti. Bene che esistano giornate come il 17 maggio, ma bisogna iniziare con i bambini. Partire dagli asili nidi, perché quella è l’età della purezza, insegnando loro ad avere rispetto per tutti e soprattutto farli giocare senza distinzione dei giochi per maschi e giochi per femmine: è possibile se si vuole.
Tu che ti occupi di cultura, perché in congiunta a quella scolastica, non aprite un tavolo sul tema “stop stereotipi” nei nidi?
R: Ovviamente, concordo in pieno su questa necessità. Tra l’altro l’assessora alle politiche educative del Campidoglio è Claudia Pratelli, persona davvero competente e so che sta lavorando anche su queste questioni. Purtroppo, i bambini e i ragazzi che sono vittime di bullismo, spesso trovano muri proprio in famiglia o, comunque, non riescono a parlarne. Per questo, il ruolo della scuola è determinante.
Sto lavorando da alcuni mesi su un protocollo, con una scuola di psicoterapia ed un progetto finanziato con la legge 285/97, già attivo nel nostro municipio (Spazio Scholé), proprio per ampliare i servizi psicologici per i giovanissimi, senza necessità di dover pagare, in modo da renderli accessibili a chiunque, su indicazioni delle scuole.
🎤 Il settimo municipio ha nel suo interno, come più volte citiamo, la storica Cinecittà. A Maggio, in occasione della premiazione del David di Donatello al Quirinale, Mattarella auspicò in quell’occasione, che gli stabilimenti cinematografici venissero riconosciuti come Capitale Europea del cinema. Tu, che sei Presidente della Commissione Cultura, quanta soddisfazione provi di fronte alle parole del Presidente della Repubblica? Che sapore ha, l’emozione di essere a due passi dagli studi cinematografici più importanti d’Italia?
R: Io abito ad un paio di chilometri di distanza dagli Studios, ci passo davanti tutti i giorni, quindi, per me è sempre un gran piacere pensare a quella moltitudine di storia del cinema, che ha attraversato quegli stabilimenti. Sono sempre stato un grande appassionato di cinema e preferisco ancora il piacere della sala allo streaming moderno.
🎤 Il 22 Marzo in consiglio municipale avete votato una risoluzione che comprendesse la riapertura del cinema Maestoso, raccontaci un po’? Ma, soprattutto, a che punto siete col Mibact e la società proprietaria?
R: La situazione e gli accordi con la proprietà sono ancora in itinere, quindi al momento, non ci sono nuovi sviluppi. Auspichiamo però che, una volta raggiunto l’accordo con la proprietà, si attivi immediatamente il tavolo interistituzionale con Mibact, Campidoglio e Municipio come abbiamo richiesto, con la risoluzione approvata.
🎤Le sale Cinematografiche nei quartieri sono fondamentali, mi auguro che riusciate a riaprire il “Maestoso”, che è un pezzo di storia in via Appia Nuova, ed è anche semplice raggiungerlo con la fermata della metro Furio Camillo. Facciamoci una promessa: appena si muove qualcosa risentiamoci e aggiorniamo la comunità, con una prossima chiacchierata, ok?
R: Ben volentieri! Spero, quanto prima, di darvi buone notizie.
🎤Il cinema ha il suo fascino, Roma poi è un set. Anche io preferisco la sala, con il classico schermo grande, piuttosto che lo streaming. Anche perché, sul tema dell’aggregazione è importante che si ritorni presto alla vita, come nel pre-covid. Parlando di grandi pellicole, io sono innamorata della “Grande Bellezza” di Sorrentino, trovo che sia un lungometraggio concettuale ed è un vero peccato che, alla vittoria agli Oscar, come film in lingua straniera nel 2014, in quell’occasione sia stato criticato. I film complessi e profondi sono sempre meno compresi. È così anche per te?
R: Personalmente, non credo che i film profondi e complessi siano sempre meno compresi. Più che altro, è il cinema ad essere profondamente cambiato ed il triste epilogo di molte sale storiche e di quartiere è la rappresentazione di questa crisi: oggi, le sale cinematografiche che soffrono meno, sono quelle all’interno dei grandi centri commerciali. I film che proiettano sono quasi sempre i grandi blockbuster e i film altamente commerciali, perché si sposano con le esigenze dei consumatori (si fa shopping, si mangia al fast food e alla fine si vede il film, magari quello con gli effetti speciali); i film complessi, profondi e di grande spessore culturale ci sono ed il cinema italiano, negli ultimi anni, lo sta dimostrando. Anche lì, ci sono nuove generazioni di registi ed attori che stanno dando e potranno dare molto.
🎤 Parliamo ora dell’annosa storia di Villa Lazzaroni, finalmente aperto il teatro chiamandolo “Gigi Proietti”, se non erro a Giugno avete fatto un evento enogastronomico “Vinòforum”, raccontaci un po’?
R: Sì, Villa Lazzaroni era un obiettivo dei primi 100 giorni, per il presidente Laddaga. La riapertura degli uffici anagrafici, insieme alla riapertura, dopo 15 anni, del teatro (che abbiamo intitolato appunto al Maestro ” Gigi Proietti“) hanno riportato al centro quella Villa storica. L’evento “Vinòforum” è andato molto bene ed è stato molto partecipato. L’assessore Sbordoni ci ha lavorato molto ed il risultato è stato decisamente buono. Così come lo erano i vini!!!
🎤 Diciamolo: quando gli assessori lavorano bene, con le proprie Commissioni consiliari, la squadra fa del bene alla sua comunità; uniti si vince sempre…
R: Decisamente. Una buona azione amministrativa deve poter contare su un rapporto continuo ed efficace tra giunta e commissioni.
🎤 Agli inizi di Gennaio, in via Luigi tosti, mentre erano in corso alcuni lavori di rete idrica, è stato trovato, negli scavi, un complesso funerario risalente tra il I Sec. aC e il I Sec. dC; tre edifici sepolcrali nella quale è stata rinvenuta una olla cineraria in ceramica e alcuni resti dell’inumazione di un giovane. In tal proposito, è molto interessante il post della Consigliera regionale Marta Bonafoni, che definisce quest’area, un ecomuseo da patrimonio naturale e sociale che merita valorizzazione. Tu e la Bonafoni siete entrambi di Roma Futura e Pop, ci puoi parlare delle iniziative in tal merito, che legano le vostre rispettive competenze? Avete progettato qualche iniziativa, volta alla tutela di queste bellezze?
R: Marta Bonafoni è stata di recente protagonista di un grande risultato in regione Lazio, ossia l’approvazione della legge regionale sulla tutela dei Beni Culturali, che definisce gli strumenti che possano rendere più agevole la collaborazione tra il soggetto pubblico e i cittadini nella gestione e la tutela dei Beni Comuni. Il perimetro è quello dei beni di interesse oggettivamente collettivo e, quindi, meritevoli di una peculiare attenzione, come laghi, fiumi, i lidi e le coste, l’aria, le foreste, i boschi, le zone montane d’alta quota, ma anche beni di interesse appunto storico, archeologico e artistico, raccolte di musei, pinacoteche, archivi e biblioteche. Oltre alla proposta di legge regionale ( a doppia firma dei consiglieri Marta Bonafoni e Marco Cacciatore), l’itinere sull’unificazione del Parco dell’Appia antica con I Castelli Romani
🎤Altre due domande ed andiamo a concludere. Il 15 Aprile la Bonafoni, in Regione Lazio, ha depositato una proposta di legge, in merito alla conservazione della memoria sul Rastrellamento del Quadraro accaduta il 17 Aprile di 78 anni fà. Il 28 Aprile, in consiglio municipale, avete approvato la risoluzione per la modifica toponomastica di alcune vie, spiegaci quali? (Soprattutto, traduci la tua emozione in parole su queste belle notizie)
R: Su proposta di alcuni consiglieri del Partito Democratico, abbiamo approvato in consiglio la modifica della toponomastica di piazza dei Tribuni, in Largo 17 aprile 1944, e di via Arrigo Solmi (gerarca fascista tra i promulgatori delle leggi razziali) in via Don Gioacchino Rey, il parroco del Quadraro che salvò molte persone dalla deportazione. È veramente una cicatrice sul volto di Roma, il fatto che ci siano ancora strade intitolate a persone che hanno avuto un ruolo di primo ordine, durante gli anni della dittatura fascista. Siamo in attesa degli sviluppi amministrativi, da parte di Roma Capitale, per concretizzare la modifica toponomastica.
La legge proposta da Marta Bonafoni, istituzionalizza la giornata in ricordo del rastrellamento del Quadraro e, quindi, ci darà anche l’opportunità di svolgere iniziative di grande valore. Nei mesi precedenti, mi sono occupato di organizzare, con la commissione cultura che presiedo, il cammino della memoria insieme alle scuole del quartiere, proprio per far conoscere ai più giovani la storia del rastrellamento del Quadraro e le pietre d’inciampo presenti nel nostro municipio. Non può esserci Cultura, se non c’è Memoria.
🎤Sono stata il 20 giugno con Gianluigi Bardini: ricordo essere Consigliere e Presidente della Commissione Ambiente del IV Municipio; già intervistato da me, alla presentazione del progetto ” C’è il futuro in ballo” di Marta Bonafoni, presso lo snodo del Mandrione, e l’ho trovato interessante. C’era tutta la galassia di Sinistra: da Elly Schlein, passando a Rossella Muroni e Fabrizio Barca, per arrivare al mio amico Eurodeputato Fabio Massimo Castaldo (solo per citarne qualcuno). Presentaci Marta e dicci, soprattutto, secondo te, perché in Regione merita di essere riconfermata alle imminente elezioni Regionali.
R: Conosco Marta Bonafoni dal suo esordio in politica, nel 2013. Abbiamo una visione di intenti comune, per questo la sostengo da sempre. È una donna straordinaria e generosa, perché il suo lavoro lo mette a disposizione di tutti. Se oggi, nella nostra regione, esiste una legge contro il caporalato in agricoltura, una legge sui poli civici, una legge contro la violenza di genere, è grazie a lei e alle sue sensibilità verso chi ne ha bisogno e alla sua attenzione alle fragilità. È grazie al suo lavoro se, la regione Lazio, è riuscita a salvare Lucha y Siesta ,nel nostro territorio, che si occupa di tutelare le donne vittime di violenze. Sono orgoglioso di stare al suo fianco e di far parte del suo gruppo.
🎤Siamo giunti a conclusione: è stato un viaggio interessante, quello percorso insiem. Ti aspettiamo per altri aggiornamenti e ci auguriamo che anche il Presidente Francesco Laddaga, accetti di fare quattro chiacchiere con noi, parlando del municipio VII. È stato un piacere, a presto!
R: Io ringrazio te, cara Paola, per questa chiacchierata. Inviterò il presidente Laddaga a rendersi anche lui disponibile ad un’intervista con te, con grande piacere!
Articolo di Paola Riccardi
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