Mai affrontata, né dalla maggioranza né tantomeno dalla effimera opposizione, la questione delle case provvisorie, che si collega direttamente all’emergenza abitativa. Le case provvisorie, per chi non lo sa, sono alloggi che il Comune assegna a chi, avente diritto, attende un alloggio popolare.
A Terracina, il problema è molto serio, non si sa se il Comune ha in essere un bando di assegnazione, ne se è stata stilata una graduatoria. Il tutto, si riflette inevitabilmente sulle fasce della popolazione più deboli: la situazione di alcuni ospiti del Don Orione (Consultorio familiare e mensa Caritas) ne è comprova.
Roberto Polizzi è uno di questi: già noto per aver manifestato dormendo sotto il Comune, è attualmente ospite del Don Orione. Purtroppo, però, nonostante la manifestazione e nonostante le sue patologie, tra cui la cardiopatia, oltre a una recente operazione al ginocchio, ad oggi rischia, insieme ad un’altra persona, di essere messo per strada. Proprio per questo, negli ultimi giorni e nonostante avesse tentato più volte, invano, di contattare chi di competenza, ha consegnato una richiesta protocollata al Sindaco, all’assessore di competenza, Sara Norcia e, per conoscenza, al Prefetto.
Tale richiesta, oltre a mettere al corrente ufficialmente l’ente della gravità della sua situazione, richiede una rapida soluzione nei tempi di legge previsti, nonché una richiesta diretta sul bando delle case provvisorie e sulla graduatoria (ammesso che sia esistente) e ha affermato, personalmente, che non si fermerà finché tale situazione non sarà risolta. Parimenti, ha fatto l’altro ospite del Don Orione, il Signor Carlo, anche egli cardiopatico.
“Non mi fermerò dinnanzi a nulla, finché non solo la mia situazione e quella di Carlo troveranno giusta norma di legge ed umana soluzione, ma anche finché non si chiarirà la situazione delle case provvisorie” afferma Polizzi, che si è fatto portavoce per l’emergenza abitativa. “Troppe ingiustizie verso i più deboli, andrò fino in fondo e contatterò anche altri Enti compresa la Presidenza del Consiglio, Tv e giornali nazionali“.
I cittadini tutti debbono, purtroppo, prendere atto che tale problematica è eredità delle passate giunte, da Procaccini a oggi, un deputato europeo che può anche vantare una personale amicizia con la Presidente del Consiglio. Terracina, la sua città natale, vive una delle più gravi crisi abitative degli ultimi anni: si sarebbero potuti prendere parte dei fondi del PNNR, per allargare il numero delle provvisorie almeno; bisognava ovviamente progettare il tutto, ed invece, nulla è stato fatto ed il problema, adesso, sta esplodendo.
Per quanto riguarda le case popolari, ogni due anni si dovrebbe fare un monitoraggio sulla popolazione e sulle condizioni socio economiche della stessa, facendo anche un calcolo delle situazioni di estrema difficoltà abitativa e, di tanto in tanto, come accadeva in passato, fornire i terreni per farle costruire.
È dal 2006 che non si costruiscono case popolari a Terracina. Questo è paradossale ed assurdo. Si evince l’inefficacia e il menefreghismo della politica, nei confronti delle esigenze dei cittadini; purtroppo, tali personaggi si ricordano della cittadinanza soltanto quando c’è da chiedere il voto, ma poi come vengono eletti, i cittadini passano in secondo piano.
La situazione dell’emergenza abitativa, dovrebbero, con occhio attento, guardarla anche i commercianti, perché fornire case popolari a persone che hanno stipendi bassi, ovviamente, comporterebbe che il potere d’acquisto di questi nuclei familiari, aumenterebbe, sottratto il problema dell’affitto; è ovvio che, tendenzialmente, queste persone avranno più possibilità di spendere, diventando di fatto un volano economico.
Le case popolari sono un esempio di buona politica per i cittadini ed, anzi, stabilire una fascia di case popolari o edilizia agevolata, sarebbe ottimo per i giovani, poiché aiuterebbe tante persone che evitano, ad esempio, di metter su famiglia, per i proibitivi costi degli affitti e dei mutui, con tutte le ricadute sia in termini economici, sia in termini di possibile aumento della popolazione.
Dopo questa breve considerazione, auspico che il Sindaco, Francesco Giannetti e l’assessore Sara Norcia, diano ai sopracitati una risposta nei termini di legge, e si impegnino per trovare una soluzione immediata ad una situazione potenzialmente pericolosa, viste le precarie condizioni di salute degli stessi.
È brutto riscontrare che le opposizioni, sul tema delle case provvisore e popolari, latitino in maniera vergognosa; nessuno dei rappresentanti delle opposizioni inquadrabili nel Partito Democratico, Europa Verde, Terracina Rinasce (città del possibile) e lista Civica Di Tommaso Sindaco, hanno mai proferito parola in merito e, nonostante al corrente di questa situazione, hanno preferito girare la faccia dall’altra parte, limitandosi solo a fare qualche sporadica mozione, puntualmente bocciata, abbandonando di fatto i Signori Roberto e Carlo.
A questo punto, mi vorrei rivolgere direttamente al Sindaco e all’assessore, direttamente sull’onda di un punto che è stato richiesto tramite protocollo e del quale dovranno dare risposta: Sig. Sindaco e assessore Norcia, vi chiedo, a che punto è la situazione delle case provvisorie a Terracina? Ci sono o no? È stato indetto un bando? Esiste una graduatoria? Darete una risposta in tempi celeri, a chi sta rischiando di rimanere per strada?
Vi ricordiamo che se non si avrà una risposta concreta entro i termini di legge (giorni 30), queste persone faranno dapprima un esposto in Prefettura e poi nelle dovute sedi, così da portare finalmente alla luce la questione delle case provvisorie e popolari; oltretutto, sono stato informato da costoro che hanno provveduto già a contattare la Presidenza del Consiglio e della Repubblica, nonché svariate testate giornalistiche nazionali e anche TV e note trasmissioni televisive.
Vogliamo far finire di nuovo Terracina alla ribalta a livello nazionale? A voi la scelta: ricordo che si sta solo chiedendo un sacrosanto diritto, per due persone affette da gravi patologie; diritto, per altro, garantito dalla Costituzione.
E vista l’ultima convenzione stipulata tra la Caritas ed il Comune per un totale di € 10.000, ribadisco che tale cifra è pressoché irrisoria. Se veramente ci fosse la volontà di fare qualcosa, il Comune dovrebbe impegnarsi per cifre molto più ampie, vista la vastità del problema: 100.000€ sarebbero già un’ottima risposta.
Faccio un inciso: io, Riccardo Esposito, come cittadino terracinese, attivista politico-civico, e come futuro Presidente di Democrazia & Futuro, associazione politico/culturale che a breve sarà operativa sul territorio, darò, come già sta accadendo, pieno supporto a Roberto e Carlo, per tutto il tempo necessario e con tutti i mezzi e le conoscenze a mia disposizione, perché credo che non si possa restare indifferenti a tale situazione. Pertanto, si sappia che i due protagonisti della storia, non sono da soli.
Come Blog Lazio del Movimento Roosevelt, seguiremo la vicenda passo dopo passo, sperando che il prossimo articolo non tratti delle possibili conseguenze del silenzio delle Istituzioni, ma della risoluzione della vicenda.
Articolo di Riccardo Esposito
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